Tanta storia a Bormio

Famosi già dal passato in quanto zona che favoriva i commerci col grande Nord, i paesi del Contado di Bormio, raccontano di vicende che hanno fatto la storia locale, le cui testimonianze sono ben visibili ancora ai giorni nostri.

La posizione strategica, le vie di comunicazione che attraversano le Alpi, le vicissitudini belliche che hanno visto diversi popoli giungere e lasciare il segno, hanno fatti si che la zona trasudi di storia dandone testimonianza fino ai nostri tempi.

Nel susseguirsi degli anni, diverse sono state le invasioni da ogni dove, portando uno sviluppo locale che ha lasciato diversi segni quali palazzi, torri, chiese e molte altre costruzioni che raccontano usi e costumi di ognuno che è passato.

Si trovano e noi consigliamo vivamente di visitarli, i vari musei, che si trovano si a Bormio ma anche nelle limitrofe vallate.

Il museo civico, la cui sede è all’interno del Palazzo De Simoni risalente al XVII secolo, abitazione dei nobili di Bormio, offre al visitatore ben quattordici sale che narrano la storia  grazie ai mobili presenti, ai cimeli, ai quadri, anche raffigurazioni ed oggetti della vita contadina, spiegando come il tempo sia avanzato grazie ai miglioramenti della tecnologia e dei vari reperti notevolmente migliorati dall’ingegneria che avanzava.

Anche il museo Mineralogico ha sede a Bormio, che raccoglie grazie alla passione del suo titolare, risulta infatti un museo privato, cristalli e fossili provenienti da ogni parte del mondo, che vive grazie all’amore del suo fondatore che dopo un’infanzia difficile, viene attratto dal mondo delle rocce, diventandone un curioso esperto e seguendo il proprio sogno studia e si documenta sul mondo dei cristalli, donandoci la storia dei fossili locali e non solo.

All’interno del museo ha sede anche una zona dedicata alla flora e fauna che popola il parco Nazionale dello Stelvio, perfettamente riprodotta in una vetrina con colori ed ambiente perfettamente ricostruiti.

Troviamo in Valfurva in museo Vallivo, che racconta la vita vissuta tra i ghiacciai che incorniciano la zona, ricostruzione di ambienti familiari, di vita contadina, e della guerra che ha visto protagonista proprio le cime dell’ Ortles Cevedale con cimeli dei soldati e di valorosi uomini di montagna.

In Valdisotto invece, ecco lo splendido e ben conservato Forte di Oga, anch’esso legato alle vicende della guerra, la prima mondiale che in zona ha lasciato molte testimonianze che proprio all’interno del forte vede una carrellata oltre che di fotografie storiche, diversi segni di quei giorni, dalle camerate, alle sale comuni, e all’artiglieria pesante e non solo, che nel primo evento bellico è stata utilizzata.

Persino ai quasi tremila metri del passo Stelvio, troviamo il Museo Donegani, dedicato ad un strepitoso ingegnere che ha studiato e realizzato il secondo passo automobilistico più alto d’Europa, dove mappe, conteggi, e studi importanti hanno dato una via di passaggio e commercio all’alta Valtellina. Una sezione vede invece i reperti di guerra che come negli altri musei locali, vede raccolti dagli abiti, alle armi, oggetti dei soldati italiani e austriaci che li in cima hanno combattuto.

Aspettandovi a casa nostra, vi lasciamo scegliere in quale struttura alloggiare.. http://www.appartamentibormio.it/blog-bormio/

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