Santuario la Madonnina di Oga

Lasciato l’abitato di Bormio, a una brevissima distanza, si imbocca la strada che va ad Oga di Valdisotto. Splendido paesino che incorniciato dalle montagne, offre una meravigliosa panoramica sulla vallata di Bormio,il cui scorcio mostra il Contado dall’alto.

Con una visibilissima cartellonistica stradale, si seguono le indicazioni per il Forte di Oga, di cui parleremo in un altro articolo.

Sul percorso, animali al pascolo su fiorite estensioni, vi accompagneranno, tornante dopo tornante, mostrandovi angoli della vallata che normalmente non sono visibili! Un vero toccasana per lo spirito!

Il Santuario si scorge subito in quanto è situato in un punto strategico del percorso, solo, isolato, circondato dal verde dei prati, o dal bianco della neve a seconda della stagione. E intitolato alla Beata Vergine di Caravaggio.

Nato come cappella votiva da un contadino locale, che visse nel 1700, si narra fosse stato eretto in quanto il soggetto venne miracolato dall’attacco di alcune vipere, ma nel tempo diversi interventi murari ne danno la configurazione attuale.

Al suo interno, nel retro, sono visibili i segni della prima cappella votiva , mentre ancone lignee, opere di scultori locali e non solo, danno mostra di se.

Ma diversi lavori sono stati creati da artisti europei, non solo per le opere in legno ma anche artisti e pittori che hanno ornato le navate o realizzato grandi tele, dalla vicina Svizzera e persino da maestri arrivati da Parigi.

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L’opera “Madonnina di Oga”, è uno dei pochi santuari mariani della zona.


La sua costruzione, diede impulso ad una sentita venerazione locale, attestata anzitutto dal pellegrinaggio annuale della gente delle valli in ricordo dell’apparizione avvenuta a Caravaggio il 26 maggio 1432 e poi da altri pellegrinaggi occasionali organizzati per propiziare la pioggia.

Oggi, soprattutto durante il periodo estivo, il Santuario è visitabile, grazie all’iniziativa di “Chiese Aperte”, con appuntamenti ricorrenti organizzati con visite appositamente studiate ed accompagnate dalle Guide Locali per meglio spiegare le nostre icone religiose sparse su tutto il territorio.